Concorrenza sleale ex dipendente e tutela del patrimonio d’impresa

Consulenza legale giudiziale e stragiudiziale per concorrenza sleale ex dipendente e tutela del patrimonio d’impresa

Uno degli aspetti più complessi in materia di diritto d’impresa riguarda la tutela del patrimonio d’impresa, non solo e non tanto in relazione alla concorrenza di altre aziende quanto piuttosto in riferimento ai segreti industrialie alle informazioni aziendali detenute da dipendenti ed ex dipendenti. La divulgazione di notizie attribuibili a persone che abbiano avuto con l’impresa rapporti di lavoro non più sussistenti al momento della suddetta divulgazione ha infatti status giuridicamente più complesso rispetto a casi di spionaggio industriale, storno di dipendenti e divulgazione di notizie riservate sotto obbligazione contrattuale.

Concorrenza sleale ex dipendente: una definizione

Una esplicita definizione di concorrenza sleale è esplicitata dal Codice Civile, che nel punto n. 3 dell’art. 2598 stabilisce che tutti gli atti “non conformi ai principi della correttezza professionale e idonei a danneggiare l’altrui azienda” configurino concorrenza sleale. Le fattispecie individuate includono:

  • la vendita sottocosto,
  • lo storno dei dipendenti,
  • la sottrazione dei segreti commerciali,
  • lo sviamento della clientela,
  • e più di recente l’appropriazione illecita del know-how aziendale strumentalizzato al fine di inserirsi nel mercato.

Se infatti la giurisprudenza storicamente inquadrava la tutela del segreto nei confronti dell’ex dipendente tra i rapporti regolamentati dagli artt. 2015 e 2125 CC, postulando che al termine del rapporto di lavoro decadessero gli obblighi di riservatezza da esso discendenti, sentenze più recenti hanno esteso la portata applicativa della norma.

Concorrenza sleale ex dipendente: estensione della tutela

Quando sottrazione e applicazione di informazioni tecnico-commerciali generano indebiti vantaggi in capo all’ex dipendente – ad esempio danneggiando le trattative dell’azienda mediante la formulazione di offerte più vantaggiose – si configura una forma di concorrenza sleale tutelata dalla normativa.

La complessità della questione deriva dalla necessità di trovare un equo bilanciamento tra due valori fondamentali contrapposti, ovvero il diritto di iniziativa economica del dipendente (ex artt. 2, 3, 35 e 41 della Costituzione) e il diritto dell’ex datore di lavoro a non essere danneggiato. L’ex dipendente, sfruttando il patrimonio di conoscenze e clienti acquisiti durante l’esperienza lavorativa conclusa, potrebbe infatti danneggiare l’attività economica del precedente titolare.

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Studio Legale specializzato in concorrenza sleale ex dipendente e tutela del patrimonio d’impresa

La materia della concorrenza sleale è ampia e complessa, soprattutto in merito alla sottrazione di informazioni riservate, dati o disegni protetti da misure di sicurezza effettuata da ex dipendenti o collaboratori allo scopo di ottenere indebiti vantaggi in nuove realtà lavorative.

Lo studio legale IP Law Galli, operante su tutto il territorio italiano e a livello internazionale con le 4 sedi di Milano, Brescia, Parma e Verona, presta servizi di consulenza legale inerenti a questioni di segreto industriale e concorrenza sleale da parte di ex dipendenti o collaboratori. La consulenza riguarda casi in cui l’ex dipendente, passato ad azienda concorrente, sfrutti indebitamente informazioni di titolarità della ex datrice di lavoro per ottenere profitto illecito contattando nuova clientela comune o realizzando nuovi prodotti, e tutti i casi in cui si configuri violazione di un patto di non concorrenza sottoscritto con l’ex datrice di lavoro.

Per maggiori informazioni in merito alla consulenza in ambito giudiziale o stragiudiziale, a livello nazionale o internazionale, contatta lo studio legale IP Law Galli. Abbiamo maturato competenze specifiche e approfondite nelle controversie in materia di concorrenza sleale e imitazione servile, Brand Protection o tutela del marchio, proprietà intellettuale e industriale.